Francesco Clemente al Madre fino al 12 ottobre.
Fino al 12 ottobre al Madre di Napoli, l’antologica “Francesco Clemente. Naufragio con spettatore 1974-2004″, dedicata all’artista, che torna nella sua città natale dopo la mostra del 1983.
La mostra è stata organizzata in otto sezioni, tante per coprire la produzione dell’artista dal 1974 al 2004, una produzione che risente delle radici partenopee, nonostante l’allontanamento del pittore dalla città (prima a Roma, poi in India e poi negli Stati Uniti). Il percorso segue l’evoluzione di Francesco Clemente, prima come uno dei protagonisti della Transavanguardia, poi come artista solitario la cui ricerca è una riflessione continua e tormentata sulla forma e sostanza delle cose, in cui cerca di riconciliare l’eredità greco-romana con la contemporaneità del presente. Ci sono riferimenti alla simbologia, alla mitologia classica e alle pratiche religiose con immagini arcane, forme ambivalenti, autoritratti deformati. Una sperimentazione che si ritrova anche nella tecnica pittorica utilizzata, dall’acquarello alla pittura ad olio, dall’affresco al mosaico.