A) Piazza Del Gesù
B) Spaccanapoli
C) S.Domenico Maggiore
D) Principe di S.Severo
E) S.Gregorio Armeno.
F) S.Lorenzo Maggiore
A) Neapolis ” La città greco-romana”
B) La musica a Napoli-Il conservatorio
C) Il museo archeologico di Napoli.
D) Il quartiere Sanità e La Chiesa del Monacone.
E) Il Museo Madre.
A) Piazza Mercatoe Piazza Del Carmine.
B) Chiesa Del Carmine.
C) S.Eligio Maggiore.
D) Borgo Orefici.
E) Via Duomo e l’Arigianato Sacro.
F) Duomo -Cattedrale Dell’Assunta.
G) Museo Del Tesoro di S.Gennaro.
A) Piazza del Plebiscito.
B) Palazzo Reale.
C) Piazza Trieste e Trento.
D) Galleria Umberto I.
E) Maschio Angioino.
F) Via Toledo.
A) Mergellina.
B) Piazza Sannazzaro.
C) S.Maria di Piedigrotta.
D) Tomba di Virgilio.
E) Posillipo.
F) Parco del Virgiliano.
G ) Area protetta della Gaiola.
H) Chiesa di S.Antonio a Posillipo
A) S.Lucia.
B) Castel dell’Ovo.
C) Piazza dei Martiri.
C bis ) La Caffetteria.
D) Villa Comunale.
D bis ) Villa Pignatelli.
E) Pan Centro per le arti contemporanee.
F) Marinella Cravatte.
A) Corso Vittorio Emanuele.
B) La Pedamentina.
C) Certosa di S. Martino.
D) Castel S.Elmo.
E) Il Vomero.
F) La Floridiana.
A) Museo di Capodimonte.
B) Chiesa del Buon Consiglio e Catacombe di S. Gennaro.
C) Osservatorio Astronomico Ferdinandus I.
D) Cimitero delle Fontanelle.
E) Palazzo Sanfelice e Palazzo dello Spagnuolo.
F) Vergini e Quartiere Sanità.
È possibile consultare il programma dettagliato oppure un video degli itinerari al vostro arrivo nel B&B Casa Mira Napoli oppure è possibile consultare in autonomia una guida molto completa direttamente on-line cliccando qui.
L’Acquedotto Augusteo è senza dubbio l’opera più importante costruita dai Romani in Campania. Acquedotto sotteraneo risalente all’epoca greca su cui i Romani, in epoca Augustea, costruirono varie gallerie: Grotta di Cocceio e Grotta di Seiano. Durante la Seconda Guerra Mondiale il sottosuolo fu utilizzato come rifugio antiaereo.
(Piazza San Gaetano)
È senza dubbio il sito archeologico più antico della città dal momento che Pizzofalcone, o meglio il Monte Echia, corrisponde al luogo dove i Greci nel Ottavo secolo A. C. fondarono l’Acropoli di Partenope, che gli studiosi considerano il primo insediamento Greco. Distrutta dai Cumani, la città venne rifondata col nome di Neapolis (cioè “città nuova”) in una zona non distante, dal momento che l’attuale Via Palepoli (nella zona di Santa Lucia, ai piedi del Monte Echia) ne riporta la memoria. Soltanto in una successiva fase, per esigenze di espansione, la città andò sviluppandosi verso oriente, dove oggi si trova il Centro Antico. Sui fianchi del Monte Echia sussistono tratti di mura in “opus reticulatum”, mentre nel sottosuolo troveremo molteplici grotte scavate per l’estrazione di tufo. Il culmine del Monte Echia, cioè Pizzofalcone, non conserva più alcuna traccia dell’antico insediamento, ma si rivela archeologicamente interessante perché propone con grande chiarezza visiva la conformazione elevata e prospiciente il mare, che era prevista negli schemi urbanistici dei Greci.
Forum di età Romana, coincidente con l’Agorà nella città greca. Macellum (mercato) con Tholos centrale, porticati e tabernacoli visitabili nel chiostro.
(Piazza San Gaetano)
Gli scavi effettuati sotto la chiesa di San Lorenzo Maggiore, una delle più antiche di Napoli, rappresentano allo stesso tempo sia una testimonianza archeologica della città greco-romana che una tappa museale di grande interesse. I lavori di scavo hanno portato alla scoperta di un tratto di strada di 60 metri allineati all’attuale Vico Giganti risalente al periodo Greco di Napoli; la sede dell’Erarium di epoca Romana con l’ingresso decorato da un timpano in laterizio e alcune botteghe, il che fa ritenere che si tratti di un’area prossima al “Macellum”.
(Via Tribunali)
È una galleria lunga circa 711 metri, scavata nel tufo della collina di Posillipo, tra Mergellina (salita della Grotta) e Fuorigrotta.
Nell’area, in epoca romana, vi era una serie di aziende agricole o ville che sfruttavano le risorse del territorio.
(Via B. Longo – Ponticelli)
Napoli è un vero e proprio museo a cielo aperto, ed è per questo che vi indichiamo alcuni siti immancabili per la visita di questa splendida città.
(Collina dei Camaldoli)
Napoli è un vero e proprio museo a cielo aperto, ed è per questo che vi indichiamo alcuni siti immancabili per la visita di questa splendida città.
Napoli è un vero e proprio museo a cielo aperto, ed è per questo che vi indichiamo alcuni siti immancabili per la visita di questa splendida città.
(Piazza San Gaetano)
Durante gli scavi della metropolitana di Napoli sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici attribuibili a diverse epoche della città partenopea e collocabili nell’epoca preistorica, greca, romana, bizantina, medievale e aragonese.
La Sanità è uno dei quartieri più vecchi ed interessanti della città; questo posto fu sede di alcune necropoli Romane ancora oggi visitabili presso la Chiesa di Santa Maria della Sanità, la Chiesa di San Severo, la Chiesa di Santa Maria della Vita e la chiesa di San Gennaro.
Il castello del Carmine o Sperone era una fortezza della città di Napoli, nel quartiere Mercato collocabile tra piazza del Carmine, via Marina e corso Garibaldi.
È un’arteria viaria del centro antico di Napoli e, insieme al decumano inferiore e al decumano superiore, una delle tre strade principali dell’antico impianto urbano greco.
Il Colombarium è un monumento funerario di epoca romana, risalente al II secolo a.C. e visibile oggi solo in parte. Esso doveva in origine trovarsi nei pressi di un borgo romano sorto ai piedi di una cava di piperno sulla collina dei Camaldoli da cui poi deriva il nome della zona “Subcava”.
(Via Pigna – Soccavo)
È una delle piazze più importanti e famose del centro storico di Napoli che deve il suo nome all’omonima chiesa ivi presente.
Il decumano superiore è una delle tre strade progettate in epoca greca che attraversavano in tutta la loro lunghezza l’antica Neapolis.
(Via Sapienza, Via Anticaglia, Via Santi Apostoli)
È la strada, o Decumano, che segnava verso il lato del mare della città greco-romana; un percorso lungo e rettilineo noto anche col nome di “Spaccanapoli” perché, come la ferita di una lama affilata, taglia nettamente e in rettilineo il Centro Antico in due.
Sono antiche aree cimiteriali sotterranee risalenti al II-III secolo e rappresentano il più importante monumento del Cristianesimo a Napoli.
(Via Capodimonte, 13)
Le tombe dei due poeti si trovano in un’area molto suggestiva sulle pendici della collina che separa Mergellina da Fuorigrotta, accanto ad antiche cave di tufo ed alla grotta, poi abbandonata, che una volta consentiva il collegamento con la zona puteolana. La tomba di Virgilio è un monumento funerario Romano di età Augustea, caratterizzata da un basamento cubico rivestito da lastre calcaree a cui si sovrappone un corpo cilindrico; l’ambiente interno, con volta a botte, è scandito da 10 nicchie. Nel 1930 il monumento fu valorizzato con la sistemazione del materiale epigrafico ad esso relativo. Il sepolcro di Leopardi, invece, è un imponente monumento di tono classicista, inserito nella seconda rampa d’accesso nel 1934, quando vi furono trasferite le spoglie del poeta, morto a Napoli nel 1837.
(Salita della Grotta)